“Il caso Jekyll” per la regia di Sergio Rubini è un successo straordinario al Teatro Maria Caniglia di Sulmona

Scritto da il Gennaio 9, 2025

Lo spettacolo Il caso Jekyll il 7 gennaio, ha fatto registrare il tutto esaurito grazie alla presenza di un nutrito pubblico composto da molti giovani e una sempre più nutrita platea di nuovi spettatori; il quarto spettacolo della stagione di prosa 2024/25, organizzata e promossa da Meta Aps in partenariato con il Comune di Sulmona.

Un allestimento intenso, innovativo e sapientemente concepito, con la regia di Sergio Rubini, che sul palco insieme allo straordinario Daniele Russo e ai talentuosi  Geno Diana, Roberto Salemi, Angelo Zampieri e Alessia Santalucia ha condotto il pubblico nel mistero e nel terrore di una true crime story, costruita per spingere alla riflessione, all’interpretazione della mente criminale, alla ricerca della verità.

«Siamo profondamente felici e orgogliosi, poiché il nostro pubblico si distingue per una straordinaria sensibilità e attenzione verso tematiche di grande rilevanza culturale. È particolarmente gratificante constatare come gli spettatori stiano dimostrando una crescente predilezione per spettacoli caratterizzati da un’elevata qualità artistica e da una raffinata maestria teatrale, preferendoli a proposte più orientate verso il puro intrattenimento commerciale. Questo risultato ci riempie di entusiasmo e ci conferma la validità della nostra visione originaria: offrire un programma culturale di altissimo livello, capace di stimolare riflessioni profonde e di elevare l’esperienza teatrale» dichiara Patrizio Maria D’Artista, direttore artistico della stagione di prosa.

Recitato da sei attori perfettamente calibrati (mostruoso, in tutti i sensi, Daniele Russo nei panni di Jekyll e Hyde), animato continuamente da un’incalzante atmosfera thrilling (applauso alle scelte scenografiche, al movimento dinamico degli oggetti e al lavoro sui suoni ed effetti scenici), Il caso Jekyll diventa un connubio tra il fare grande teatro con scelte  cinematografiche.

Rubini come in una specie di seduta psicanalitica collettiva, chiama in causa il doppio di ognuno di noi, la nostra parte più nascosta. Egli sembra quasi voler gridare in faccia allo spettatore ciò che Stevenson, prima, e poi Jung e Freud, da 150 anni, suggeriscono (spesso senza essere ascoltati) all’umanità.

Il protagonista della storia è Henry Jekyll  uno stimato studioso della mente vissuto tra la fine dell’Ottocento e i primi del Novecento, proprio nello stesso periodo in cui nasce e si sviluppa la psicanalisi, che dedica la sua vita alla ricerca sui disturbi psichici dei propri pazienti.

Il grande luminare approda all’individuazione delle cause della malattia mentale: all’origine di quei disturbi vi è il conflitto tra l’Io e la sua parte oscura, la sua Ombra, quella conosciuta come Inconscio.

Secondo gli approdi scientifici del dottor Jekyll, l’Io anziché reprimere questa parte, che se troppo compressa potrebbe emergere in tutta la sua violenza fino a sfociare talvolta nella follia, deve imparare a riconoscerla e a stabilire con essa un rapporto, un dialogo costruttivo.

Il dottor Jekyll decide così di sperimentare su se stesso le sue teorie tirando fuori dalla caverna del conscio ciò che è a lui stesso nascosto, a cui dà il nome di Edward Hyde.

Questa scelta  lo porta a dare sfogo all’inconscio, al suo “famigliare oscuro”, dando libero sfogo alle sue inclinazioni più malvagie e violente fino a prendere il sopravvento.

Il regista mette a nudo il protagonista così come lo spettatore davanti alla sua parte più profonda, spingendolo a fare i conti con l’inconscio.

Il caso Jekyll arriva perché è vero, perché terrorizza e commuove con la cruda franchezza di chi ha urgenza di mostrare l’uomo che si può essere agli uomini, di far comprendere di cosa si può essere capaci e, di fargli vedere come ci si può salvare grazie alla psicoanalisi.

Prossimo evento in programma al Teatro Maria Caniglia sabato 11 gennaio alle ore 21.00 è L’Illusione della Libertà di Umberto Galimberti, una lectio magistralis del noto filosofo all’interno della rassegna Oltre la Stagione di Meta Aps.

Si ricorda che i biglietti per la Stagione di Prosa e degli eventi di Oltre la Stagione sono in vendita presso il Centro di Informazioni Turistiche – IAT Sulmona e online e nei punti vendita abilitati Ciaoticket. Il giorno dello spettacolo sarà possibile acquistare i biglietti sia online che presso il Botteghino del Teatro.

Articolo di Daniela Di Genova.

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