A “TRICALLE SPAZIO ARTE”: Informal Inclusion, dal Padiglione Italia di Malta a Chieti in un allestimento creato appositamente per il Tempietto del Tricalle.
𝗘𝗧 𝟮𝟬𝟮𝟬/𝟮𝟰 è un’ampia mostra personale di Eugenio Tibaldi, a cura di Francesca Guerisoli, che si compone di un progetto site-specific al Tempietto di Santa Maria del Tricalle di Chieti e di diversi nuclei installativi allestiti alla Fondazione La Rocca, a Pescara, rappresentativi dei suoi ultimi cinque anni di ricerca.
“𝘐𝘯𝘧𝘰𝘳𝘮𝘢𝘭 𝘐𝘯𝘤𝘭𝘶𝘴𝘪𝘰𝘯 – 𝘛𝘦𝘮𝘱𝘪𝘦𝘵𝘵𝘰 𝘚𝘢𝘯𝘵𝘢 𝘔𝘢𝘳𝘪𝘢 𝘥𝘦𝘭 𝘛𝘳𝘪𝘤𝘢𝘭𝘭𝘦” (2024) è frutto della collaborazione con l’Associazione Il Giardino Delle Pubbliche Letture di Chieti in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Chieti e Pescara. Per la durata di un mese, il tempietto sarà aperto al pubblico per vivere, attraverso Informal Inclusion, un’esperienza immersiva. Lo spazio assume la funzione di “fondo attivo”, luce e suono sono parte dello spazio aulico che la particolare conformazione del tempio consegna al pubblico. I significati che attraversano questo ambiente onirico rimangono sospesi finché la visita non si sposta nel secondo spazio, in Fondazione La Rocca.
Gli spazi di Fondazione La Rocca raccolgono una selezione dei lavori che Eugenio Tibaldi ha realizzato tra il 2020 e il 2024 e offrono uno sguardo corale su una serie di progetti che hanno determinato un cambiamento importante nel suo lavoro. Il periodo pandemico ha infatti portato Tibaldi a una serie di variazioni del suo sguardo verso la società e in particolare verso il concetto di margine, che si è spostato da un punto di vista geografico e antropologico a un’analisi di tipo intimo e personale. Informal Inclusion (2024) è l’ultimo tassello di queste riflessioni, tutte concatenate concettualmente.
𝗘𝗨𝗚𝗘𝗡𝗜𝗢 𝗧𝗜𝗕𝗔𝗟𝗗𝗜
𝗘𝗧 𝟮𝟬𝟮𝟬/𝟮𝟰
Orari apertura mostre
Ingresso libero
Tempietto Santa Maria del Tricalle, pz.le Tricalle CHIETI
dal 6 luglio al 5 agosto 2024
da giovedì a sabato, ore 17-21
Fondazione La Rocca, via Paolucci 71 PESCARA
dal 6 luglio al 12 ottobre 2024
da martedì a sabato, ore 16-20
Il Padiglione Italia alla recente maltabiennale.art ha presentato “Informal Inclusion” il nuovo lavoro di Eugenio Tibaldi, a cura di Francesca Guerisoli e Nicolas Martino.
Il Padiglione Italia a maltabiennale.art è promosso dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura e dalla Fondazione La Quadriennale di Roma, in partenariato con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, l’Ambasciata d’Italia a La Valletta, l’Istituto Italiano di Cultura di La Valletta ed è realizzato dalla Fondazione La Rocca.
Eugenio Tibaldi ha creato una installazione che esplora le dinamiche marginali attraverso le quali passano i processi di inclusione sostenuti dall’indicibilità dei nostri desideri più nascosti, mette in evidenza il rapporto complesso tra economia e cultura contemporanea e fornisce uno sguardo laterale sul tema dell’immigrazione. In continuità con la ricerca che contraddistingue la sua pratica artistica Tibaldi parte dal concetto di margine, dalle storie non raccontate o sottaciute perché indissolubilmente legate allo sfruttamento dell’ “altro”. A emergere in superficie è il ruolo di una realtà sommersa ma, allo stesso tempo, sempre più indispensabile per le economie e le vite della parte più ricca del mondo.
L’installazione rimanda al rapporto contraddittorio tra il bene e il male: una serie di “attivatori” inconsapevoli accendono una luce sul passato e, allo stesso tempo, svelano poeticamente la violenza di un mondo in cui i processi migratori ridisegnano le mappe dei nostri territori e ripropongono il trauma del rimosso coloniale.
Se Informal Inclusion rimanda alla storia e all’attualità del Mediterraneo, lo fa quindi con la coscienza tragica di chi sa che la rigenerazione del mondo passa attraverso una marginalità che resiste alle narrazioni maggiori e che finisce per contaminare e ibridare lo spazio che attraversa.
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