Marrucino gremito di giovani e di autorità per le prime consegne della Costituzione ai ragazzi diciottenni. Un evento a cura della Presidenza del Consiglio comunale, introdotto da una prova aperta dell’orchestra dei Virtuosi di Kiev adottata dalla città. Sul palco il sindaco Diego Ferrara, il presidente del Consiglio comunale, Luigi Febo, il Prefetto Armando Forgione, Antonio Delfino della casa editrice Giuffrè Francis Lefebvre, partner del Comune con una edizione speciale e aggiornata della Carta. Dai palchi, gli intermezzi delle attrici di Labirinti Teatro Francesca De Liberato e Chiara Zappacosta sugli articoli della Costituzione e sul discorso di Calamandrei ai giovani.
Momento clou dell’evento, le relazioni di quattro importanti testimoni: il commissario governativo Giovanni Legnini, il senatore Luciano D’Alfonso, monsignor Bruno Forte, il costituzionalista Enzo Di Salvatore, i quali hanno simbolicamente consegnato ai ragazzi gli articoli che hanno ispirato i loro interventi.
Tutto imperniato sui diritti e doveri che si acquisiscono con la maggiore età, quello del commissario della Ricostruzione nelle regioni d’Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, Giovanni Legnini, che, ha fatto un vero e proprio viaggio sui diritti di cui i ragazzi diverranno titolari compiuta la maggiore età; quello del senatore Luciano D’Alfonso, a capo della Commissione Finanze del Senato, che ha tracciato una vera e propria genealogia delle costituzioni e dell’importanza del riconoscimento dei diritti della comunità per cui la Carta è stata scritta; quello di monsignor Bruno Forte che ha incentrato sull’articolo 3 e sul principio di uguaglianza la sua simbolica consegna ai ragazzi della Costituzione, che alcuni dei riceventi hanno voluto da lui “con dedica”, animando un improvvisato e simpatico siparietto. Intensa e ricca di spunti la relazione del professor Enzo Di Salvatore, che ha curato la prefazione del volume donato ai ragazzi, incentrando sulla seconda parte dell’articolo 4 della Costituzione il suo intervento, cioè sul diritto-dovere di contribuire, ognuno, con la propria attività o funzione, al progresso materiale della società, un vero e proprio viatico che ha ispirato l’operazione condotta dalla casa editrice con il testo aggiornato anche degli ultimi articoli.
“L’Istat ci dice che si vive una forte mancanza di partecipazione dei giovani verso la politica. Uno scollamento che riguarda circa il 30% dei giovani tra i 18 e i 34 anni e che diventa ancora più forte, toccando il 50 per cento, fra i giovanissimi, nella fascia immediatamente prima, quella tra i 14 e i 18 – ha rimarcato il sindaco Diego Ferrara – Questo ci ha spinto a fare un gesto simbolico, con la consegna della Costituzione ai nei 18enni: ragazze e ragazzi che si affacciano nella dimensione della politica attiva e diventano, con il proprio impegno, portatori di diritti, oneri e libertà riconosciute nel nostro ordinamento democratico. Nell’organizzare abbiamo coinvolto le scuole, dove questo lavoro è iniziato con l’educazione civica e con un riavvicinamento alle tematiche costituzionali che è materiale prezioso, specie di questi tempi. Ai ragazzi è andata una speciale edizione della Costituzione, studiata dalla Casa Editrice Giuffrè proprio per loro, con gli aggiornamenti richiesti nell’articolo 9 e 41 in materia di tutela dell’ambiente e, soprattutto, con la prefazione del nostro costituzionalista, Enzo Di Salvatore. È stato Il primo di una serie di passi fra i diritti che una città deve necessariamente cominciare a fare. Ringrazio tutti coloro che si sono prodigati per questa riuscita, dalla proponente Barbara Di Roberto, a tutto il Consiglio comunale che ha subito adottato tale necessità, a partire dal presidente Luigi Febo. Da sindaco sono felice che questo percorso cominci e prendo l’impegno di portarlo avanti, perché la Costituzione è la nostra storia e dentro c’è anche quella di coloro che avevano solo sognato la libertà che oggi abbiamo e la pace, che è l’ingrediente fondamentale per farla crescere ancora”.
“Voglio ringraziare tutti i consiglieri comunali perché hanno reso possibile questa cerimonia. Dalla consigliera proponente, che ha investito il Consiglio di questa iniziativa, a tutti coloro che hanno con il proprio voto concretizzato questa possibilità – così il presidente del Consiglio comunale Luigi Febo – Nei fatti, votando sì al Battesimo civico, hanno fatto funzionare la Costituzione. Questo accade ogni volta che il Consiglio comunale si riunisce e decide: perché applica la democrazia che ispira la nostra Costituzione. I diritti sono importanti, perché stabiliscono delle regole che ci aiutano a vivere meglio, che sono alla base delle libertà di ognuno. Noi oggi qui vogliamo dire a voi giovani quanto sia importante tutto questo e lo facciamo consegnando nelle loro mani e, simbolicamente nelle mani di tutti i ragazzi che compiono 18 anni, la consapevolezza di essere cittadini e cittadine italiani. Dunque titolari di diritti e di doveri, pienamente capaci di decidere sulla propria vita e di partecipare alla vita del Paese. Io auguro ad ognuno di essi di mantenere sempre questa consapevolezza, perché la nostra storia ci dice che è costata molto: una guerra, tanti morti, tanti sacrifici. E dunque ha un valore immenso”.
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